Ogni persona ha dentro di sé diverse parti. A volte queste parti sono d’accordo tra di loro, altre volte, invece, si trovano in conflitto e questo può generare stati di confusione o sentimenti di rabbia, paura, tristezza, vergogna.
Per andare avanti, spesso, la parte più fragile e indifesa viene messa da parte, esclusa. Non le diamo retta e pensiamo che così lei si calmi e trovi, da sola, la pace. È un modo in cui tante persone che ho ascoltato reagiscono a queste pressioni interne.
Spesso mi dicono di non sentirsi all’altezza, pensano di non avere abbastanza valore, di non essere importanti o di dover a tutti i costi essere utili per trovare un senso alla loro vita.
La delicatezza delle loro parti interne, dunque, cerca delle strade per farsi ascoltare. Ma come?
A volte può essere un sintomo fisico che emerge, come un mal di testa, per esempio, o un peso sullo stomaco. Altre volte si manifestano con un sintomo psicologico, come l’ansia, pensieri troppo veloci, scoppi di rabbia.
Tutto questo ha un valore immenso per la persona perché la “costringe” e finalmente le permette di fermarsi e dare valore a qualcosa di estremamente importante: se stessa, la sua parte ferita, non ascoltata da tempo, non ascoltata abbastanza, che urla per poter esistere ed essere compresa e valorizzata.
Qual è la parte nascosta di voi che ha bisogno di essere accolta e ascoltata?